INDAGINE ACQUE VICENTINE: il 60% delle famiglie beve acque di rubinetto.

INDAGINE ACQUE VICENTINE: il 60% delle famiglie be


In questi giorni sui media nazionali campeggiano due pubblicità di segno opposto sul tema dell’acqua che riportano al centro dell’attenzione la domanda: è meglio l’acqua del rubinetto o la minerale?

I Vicentini hanno già scelto. Da una recente ricerca di Acque Vicentine, emerge che circa il 60% delle famiglie beve acqua di rubinetto. Di ottima qualità, “fresca di giornata” (il percorso dall’ambiente al rubinetto dura infatti generalmente poche ore) e controllata costantemente. È il ritratto dell’acqua erogata da Acque Vicentine, che fuoriesce dai rubinetti degli utenti dei 31 Comuni serviti dal gestore idrico integrato.

  «L’acqua dei nostri acquedotti – afferma Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine - proviene da falde acquifere sotterranee protette e la sua qualità alla fonte è ottima, al punto che, per oltre il 70% del territorio servito, non è nemmeno necessario utilizzare il cloro. Non è necessaria alcuna deroga ai parametri previsti dalla legge, perché sono tutti ampiamente rispettati e la conformità è costantemente verificata. Ogni anno sono effettuate oltre 30.000 analisi».

Il sottosuolo del territorio vicentino racchiude infatti una ricchezza straordinaria: uno dei bacini idrici sotterranei più rilevanti d’Europa, in termini di qualità e quantità. Non a caso nel Veneto sono numerose le aziende che estraggono ed imbottigliano acqua per distribuirla in tutto il mondo.

Ma, se le acque vicentine sono tutte buone, l’acqua di rubinetto è sicuramente più conveniente: ogni euro che si paga in bolletta, oltre a permettere di avere più di 700 litri d’acqua di ottima qualità, include la raccolta e la depurazione di tutta l’acqua usata, la manutenzione di tubature e impianti e lo sviluppo della rete nelle aree non ancora servite.
Ovvero dal rubinetto esce un’acqua buona, fresca di giornata, a km zero, con compreso nel prezzo anche l’investimento sulla manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture idriche e sulla protezione di questo prezioso tesoro. E molti vicentini sembrano averlo già capito.
La vera responsabilità di noi tutti sta nel preservare questo patrimonio, gestirlo al meglio e proteggerlo, per poterlo consegnare anche alle generazioni future.
Ciao sono Chiara
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